Moria di pesci - 14/10/2012
Il 14 ottobre del 2012, una bella domenica mattina di sole, il Teverone e il Timia si svegliano con centinaia di pesci che galleggiano sulle loro acque.
Una moria di proporzioni mai viste, una tristezza per le decine di turisti che affollano Bevagna e che invece di fotografare la piazza e gli angoli più belli della nostra meravigliosa città scattano fotografie delle salme di cavedani e lasche riverse sotto le sponde del Timia.
Ufficialmente i pesci sono morti per asfissia, per l'aumento improvviso di sostanze chimiche nel Teverone che hanno assorbito gran parte dell'ossigeno del fiume. Un esposto al N.O.E. del Sindaco di Bevagna resta ancora senza risposte.
E' da quel giorno che nasce l'idea del nostro comitato che ufficialmente vedrà la luce il 21 marzo del 2013, il giorno dell'equinozio dei primavera.
Una moria di proporzioni mai viste, una tristezza per le decine di turisti che affollano Bevagna e che invece di fotografare la piazza e gli angoli più belli della nostra meravigliosa città scattano fotografie delle salme di cavedani e lasche riverse sotto le sponde del Timia.
Ufficialmente i pesci sono morti per asfissia, per l'aumento improvviso di sostanze chimiche nel Teverone che hanno assorbito gran parte dell'ossigeno del fiume. Un esposto al N.O.E. del Sindaco di Bevagna resta ancora senza risposte.
E' da quel giorno che nasce l'idea del nostro comitato che ufficialmente vedrà la luce il 21 marzo del 2013, il giorno dell'equinozio dei primavera.