Il Comitato
Il COMITATO PER LA DIFESA DELL'ACQUA E DELL'ARIA DI BEVAGNA
nasce con l'obiettivo di concorrere a mettere a regime tutti i sistemi di tutela e di salvaguardia dei fiumi, dell'acqua e dell'aria di Bevagna, creando una forza popolare che rafforzi le azioni politiche e che sia di sostegno ad ogni possibile iniziativa tesa alla risoluzione di questo grave problema.
Il COMITATO PER LA DIFESA DELL'ACQUA E DELL'ARIA DI BEVAGNA è un organizzazione che aggrega cittadini di Bevagna e degli altri comuni della valle Umbra Sud oppure amanti e difensori della bellezza paesaggistica e ambientale del nostro territorio che si prefigge l'obiettivo, oltre alla stretta vigilanza, di creare i presupposti per poter mettere a regime tutti i sistemi di tutela e di salvaguardia dei fiumi, dell'acqua e dell'aria di Bevagna, creando una forza popolare che consolidi le azioni politiche e a sostegno di ogni possibile legittima iniziativa tesa alla risoluzione di questo grave problema.
Il Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria di Bevagna è un organo apartitico, che non si pone né in opposizione e né a favore dell'Amministrazione Comunale vigente, né a quelle che si succederanno, ne si porrà, in ogni caso, come alternativa decisionale alla politica.
Il Comitato conta oggi l’adesione di quasi 600 firmatari legalmente registrati, 700 iscritti alla nostra pagina facebook, oltre 500 post nei social network e un migliaio di visite al nostro sito web.
Questi sono i passaggi principali della nostre iniziative e delle nostre azioni che indicano anche il termine della vita di questo comitato:
Raccolta firme per costituire una grande forza popolare con connotazioni trasversali che stimoli e risolva la pericolosa fase di stallo e di immobilismo politico delle amministrazioni comprensoriali della Valle Umbra Sud nei confronti dell’inquinamento dell’asta Marroggia-Teverone-Timia già evidenziato dai rapporti dell’Arpa dal 2008 e ritenuta problematica fin dal 2003.
Al 30 giugno del 2013 hanno firmato 587 persone, dato in costante aumento con la serie di iniziative che stiamo allestendo.
- Raccolta firme presso i comuni della Valle Umbra Sud interessati (Bevagna, Campello, Castel Ritaldi, Foligno, Montefalco, Spoleto e Trevi) poiché siamo convinti che il problema di Bevagna sia un problema di riorganizzazione del territorio con scelte politiche unidirezionali e condivise e che nessuno dei comuni citati può e deve sentirsi immune dal problema
- Acquisizione delle delibere di Consiglio e di Giunta del Comune di Bevagna dal 1990 in poi. Valutazione delle delibere con i rilievi eseguiti.
- Acquisizione delle delibere di Consiglio e di Giunta della Provincia di Perugia dal 1990 in poi. Valutazione delle delibere con i rilievi eseguiti.
- Acquisizione documenti ufficiali dell'Arpa riguardanti il bacino idrografico Marroggia-Teverone-Timia, dal 1998 in poi.
- Acquisizioni leggi nazionali e regionali per la tutela delle risorse idriche e dell'ambiente.
- Osservazione costante dei fiumi e soprattutto dei fossi Forma e Alveolo. Il Comitato per l’Ambiente di Bevagna aspetta con sollecitudine l’installazione indispensabile di due centraline di monitoraggio a controllo del fosso Alveolo, come anche evidenziato e come promesso dal Direttore dell’ARPA.
- Ricognizione geografica del sistema industriale che si affaccia sull'invaso Marroggia-Teverone-Timia.
- Ricognizione statistica degli scarichi industriali e civili e la regolarità degli smaltimenti.
- Incontro con i vertici di V.U.S Valle Umbra Servizi per avere il reale valore di funzionalità e funzionamento del depuratore di Casone.
- Incontro con i vertici dell’ARPA per chiedere dati sui prelievi dei fanghi di fondo del Teverone, della Marroggia e del Timia o la programmazione dei rilievi nel piu breve tempo possibile.
- Incontro con i vertici del Consorzio della Bonificazione Umbra per avere chiarezza e spiegazioni sul nuovo fosso di scolo, ma chiamarlo fiume è molto più proprio considerato il suo letto e i suoi argini di oltre 4 metri, che determinerà per il bypass del Casone un prevedibile aumento delle capacità inquinanti nonché un grave rischio idraulico per il nostro territorio.
- Incontro con i vertici dell’ASL 2 per programmare in tempi rapidissimi l’acquisizione dei dati epidemiologici della nostra zona dal 1998 in poi. Richiesta di una nuova statistica epidemiologica in relazione a tutta la popolazione di Bevagna ed in particolare a quella vissuta o vivente lungo i corsi d’acqua inquinati.
- Incontro con i vertici dell’ASL 2 per programmare in tempi rapidissimi l’acquisizione dei dati epidemiologici dei comuni circostanti della Valle Umbra Sus dal 1998 in poi. Richiesta di una nuova statistica epidemiologica in relazione alle popolazioni della Valle Umbra Sud che vicono o che hanno vissuto lungo i corsi d’acqua inquinati.
- Acquisizione dati sulle morie di pesci e fenomeni inquinanti dal 1998 in poi. Richiesta di analisi batteriologiche, della microflora e microfauna vivente nei nostri fiumi.
- Richiesta di indagine biologica per studiare ove fossero i mutamenti genetici della microflora e della microfauna vivente sugli argini oppure nei nostri fiumi.
- Richiesta di analisi della qualità della nostra aria soprattutto lungo i fiumi e le sorgenti inquinanti.
- Interlocuzione con l’Amministrazione Comunale e con l’Assessore responsabile delle politiche ambientali del Comune di Bevagna per concertare, se possibile, un’azione unilaterale che amplifichi la capacità di rappresentatività del nostro territorio.
- Coinvolgimento nell’azione di tutte le parti politiche del Consiglio Comunale di Bevagna o presenti nella città. Incontri scadenzati con i partiti e le rappresentanze politiche, sociali e associative per concordare un azione unilaterale di coinvolgimento.
- Protocollo di intesa tra i comuni di Bevagna, Foligno, Trevi, Spoleto, Montefalco, Campello e Castel Ritaldi per avviare un’azione comune e deterrente contro gli scarichi abusivi di qualsiasi natura e concertare politiche comuni di tutela di tutti i fiumi e di tutte le economie del comprensorio.
- Trasferimento del problema comprensoriale nelle sedi opportune di Provincia e Regione, e in assenza di azioni propositive ed efficaci, sui tavoli della politica nazionale. Solo un azione politica di alto livello, che veda sullo stesso tavolo e con un azione convergente, i comuni coinvolti della Valle Umbra Sud e i massimi organismi istituzionali regionali, è nelle capacità di produrre azioni incisive per avviare la risoluzione del problema.
- Azioni continue di coinvolgimento e sensibilizzazione della popolazione con la pubblicizzazione, mediante le metodologie tradizionali e le risorse del web, dello stato di salubrità della nostra aria e delle nostre acque.
- Azione di sensibilizzazione e coinvolgimento delle associazioni locali e delle parti sociali coinvolte: artigiani, industriali, agricoltori, sindacati di categoria.
- Eventi sportivi o artistici per la sensibilizzazione della popolazione e delle istituzioni.